I diritti delle donne in Qatar sono limitati dalla legge sulla tutela maschile del paese[1] e influenzati dall'interpretazione wahhabita dell'Islam.[2] Nel paese vige il suffragio universale dal 1999[3] e il tasso di occupazione femminile è al di sopra della media mondiale, nonché tra i più alti del mondo arabo,[4] una conseguenza del sempre più crescente numero di donne che accedono ad un'istruzione di livello accademico.[5]
La promiscuità tra i sessi è limitata. In pubblico, le donne qatariote indossano abiti tradizionali come l'abaya e lo shayla, nascondendo parzialmente il loro corpo. La psicologa Mouza Al Malki afferma che la separazione di genere è influenzata più da fattori culturali che religiosi.[6] Le donne qatariote devono ottenere il permesso dai loro tutori maschi per sposarsi, studiare all'estero grazie a borse di studio, lavorare in molti degli uffici governativi, viaggiare all'estero fino a una certa età, ricevere alcune forme di assistenza sanitaria riproduttiva e agire come tutore principale del bambino, anche se divorziate.[7]